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La proposta di acquisto immobiliare: tutto quello che devi sapere per affrontarla al meglio

  • Immagine del redattore: FOCHI TOWER
    FOCHI TOWER
  • 19 gen
  • Tempo di lettura: 2 min

La proposta di acquisto è un momento cruciale nella compravendita immobiliare: è qui che le speranze di venditori e acquirenti si incontrano, dando vita a trattative che possono trasformarsi in un affare o in una delusione. Ma cosa succede dopo? Accettazione, rifiuto o controproposta: ogni scelta apre scenari diversi. Scopriamo insieme i possibili sviluppi e i relativi risvolti legali. La firma del venditore: il sigillo che rende tutto reale

La proposta di acquisto immobiliare non è solo un pezzo di carta: è una dichiarazione d'intenti, un atto unilaterale firmato dall'acquirente che diventa vincolante solo quando il venditore la accetta. Come previsto dall'articolo 1326 del Codice Civile, questa accettazione deve:

  • Rispettare i tempi indicati: se l’acquirente stabilisce una validità di 15 giorni, il venditore deve rispondere entro questo limite.

  • Essere comunicata formalmente: attraverso una copia firmata, una raccomandata o una consegna presso l’agenzia immobiliare, garantendo certezza legale.

Ogni dettaglio conta: una proposta senza accettazione formale resta solo un desiderio.


Controproposta: quando il gioco si fa interessante

Non sempre il venditore dice "sì" alla prima offerta. Spesso preferisce giocarsi una seconda carta: la controproposta.

Perché proporre una controproposta?

La controproposta è l'asso nella manica del venditore. Offre la possibilità di:

  • Adattare le condizioni di vendita: avvicinando il prezzo alle sue aspettative.

  • Dimostrare apertura al dialogo: costruendo un ponte tra domanda e offerta.

Ma attenzione: è un'arma a doppio taglio. L'acquirente potrebbe:

  • Percepirla come un ostacolo e ritirarsi.

  • Considerarla un'opportunità per rilanciare la trattativa.


Come gestire al meglio la controproposta

Ogni modifica deve essere chiara e coerente. Se il prezzo cambia, anche gli altri termini (caparra, modalità di pagamento) devono essere riesaminati. Una controproposta mal formulata può allontanare l'acquirente: meglio essere chiari, trasparenti e professionali.


Quando l’accettazione si trasforma in un contratto

E se il venditore accetta la proposta così com'è? Bingo! A questo punto, la proposta diventa un contratto preliminare (o compromesso), con obblighi vincolanti per entrambe le parti.

Ecco cosa comporta:

  • Impegni reciproci: venditore e acquirente si preparano alla stipula del rogito definitivo.

  • Conseguenze legali in caso di inadempimento:

    • Il risarcimento del danno, come previsto dall’articolo 1218 del Codice Civile.

    • La gestione della caparra confirmatoria:

      • Il venditore può trattenerla se l'acquirente si tira indietro.

      • L'acquirente può richiederne il doppio se è il venditore a non rispettare gli accordi.


Quando il venditore dice "no"

Il rifiuto di una proposta può essere deludente, ma è parte del gioco. In caso di rifiuto:

  • La proposta perde immediatamente efficacia legale.

  • Eventuali somme versate dall’acquirente (caparra o acconto) devono essere restituite.

Un consiglio? Anche se non obbligatorio, è buona pratica formalizzare il rifiuto per iscritto, con una breve spiegazione: è un gesto professionale che evita fraintendimenti.


Conclusioni

La proposta di acquisto è il cuore pulsante della compravendita immobiliare: accettazione, controproposta o rifiuto, ogni scelta può cambiare le sorti dell’affare. Comprendere le implicazioni legali e gestire ogni fase con attenzione è essenziale per ottenere il miglior risultato possibile.

Affidarsi a un professionista esperto è sempre la scelta vincente: con la giusta guida, ogni proposta può trasformarsi in un successo. Redazionale


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